Il bene del pianeta, la salute del pianeta, il futuro del pianeta… sono queste le cose che diciamo quando parliamo della crisi ambientale, a partire dal cambiamento climatico. Ma a cosa ci riferiamo esattamente? Anzi, ancor più precisamente: ce ne frega davvero qualcosa, a noi, di questo pianeta? È chiaro che, quando parliamo del pianeta, stiamo parlando della sorte di noi che ci abitiamo, messa a repentaglio da una molteplicità di fattori di rischio: la temperatura in aumento, appunto, l’avvelenamento crescente di aria, acqua e cibo, bombe a tempo che continuiamo ad accumulare - come le scorie uncleari…
Giancarlo Sturloni, autore di Il pianeta tossico (ed. PianoB), ci mette di fronte all’evidenza (immaginata, ma non immaginaria) di ciò che potrebbe accadere al pianeta - cioè a noi - se insisteremo nel fare finta che il nostro attuale sistema economico e produttivo, tutto sommato, funzioni e possa continuare a farlo. «Il problema del XXI secolo è: o la borsa o il pianeta»: e non perché - egoisti come siamo - ce ne freghi veramente qualcosa di questo pianeta, figuriamoci; ma proprio perché vogliamo salvare la borsa. Sturloni - esperto di comunicazione scientifica e collaboratore della RAI e dell’«Espresso» - ci racconta per immagini e scenari (e dati alla mano) in quale modo atroce potrebbe finire la storia più bella di tutte: quella dell’uomo sulla terra. Avvertendoci che si tratta solo di una sceneggiatura: il film non è stato ancora girato. Sta a noi impedirne le riprese. Il lavoro da fare è tanto, ma alla nostra portata. E forse - dico forse - non è ancora troppo tardi.
G. Sturloni, Il pianeta tossico, ed. PianoB, 2014.
(«Il Caffè», 6 febbraio 2015)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.