Iris4 |
Francesco Passaro, autore napoletano che in quanto avvocato penalista conosce bene di prima mano le aule di tribunale, i dibattimenti, le perizie di cui narra, scrive un noir interessante che tematizza lo scarto tra la verità storica e quella giudiziaria, e della fatica per cercare di ridurlo (abbastanza da tirar fuori di galera un innocente), fra mille difficoltà pratiche e processuali. Sullo sfondo la defatigante attesa di eventi che - nonostante ogni sforzo - sfuggono al controllo e prendono tempi lunghissimi. Una storia godibile, in cui l’autore - che mostra in generale uno stile maturo - si lascia ogni tanto prendere la mano in direzione dell’abbondanza di dettagli e della correttezza delle forma, sacrificando la scorrevolezza («Andammo al bar. Scelsi un succo di mirtilli. Temevo la tachicardia da caffè. Da mesi non lo prendevo più, sorbivo solo tè verde. Avevo sospeso anche il guaranà»). Bella l’edizione Iris4 rilegata a filo, con una copertina dal sapore d’oltreoeano, con la Prefazione di Noa Bonetti.
F. Passaro, Attesa di giudizio, ed. Iris4, 2014.
(«Mangialibri», 26 gennaio 2015)