13 ottobre 1943: un’unità tedesca attestata sul Monte Carmignano si sta preparando alla ritirata; ma il giovane ufficiale al comando non vuol perdere l’occasione di distinguersi in qualche modo. Uno qualunque: purché il suo nome possa venir ricordato. Così, mentendo ai suoi stessi soldati, gli addita gli abitanti di un casolare poco distante come ribelli (senza che essi abbiano nessuna colpa) e ne ordina l’esecuzione: vengono trucidati in 22, undici adulti e undici tra ragazzi e bambini. Cinquantun anni dopo, il 25 ottobre 1994, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere emette la sentenza: Lehnigk-Emden Wolfgang (insieme a Schuster Kurt Artur Werner, unico altro sopravvissuto di quel commando nazista) viene condannato all’ergastolo, al termine di un’inchiesta che ha coinvolto governi, rintracciato fonti d’archivio nascoste, subìto rimbalzi tra il giudizio civile e quello militare; fino ad identificare il nome e il volto del “Boia di Caiazzo”...
«Questo libro è dedicato a un bambino mai nato, trucidato dai nazisti nel grembo della madre, la ventitreesima vittima della strage di Caiazzo». Certe volte è la Storia stessa che colpisce allo stomaco, nonostante lo sforzo di imparzialità di chi si mette a raccontarla (qui Paolo Albano con Antimo Della Valle, nel loro La strage di Caiazzo, ed. Mursia), facendo di tutto per ricostruire i fatti con la maggiore imparzialità possibile (pur nell’eccessiva - ancorché classica - identificazione tra il nazismo e il Male: «Non erano più di uomini quelle voci… ma il Male steso che indossava quelle divise militari»). Ben di più di un libro di storia e di un racconto di guerra: questo di Albano e Della Valle è la testimonianza - a quanti non c’erano, e soprattutto a quanti tendono a dimenticare troppo in fretta - che l’orrore nazifascista non ha riguardato solo la “città aperta” e pochi altri eventi eclatanti, ma ogni singola fibra del nostro Paese. Con la Prefazione del giudice Ferdinando Imposimato e un inserto fotografico di sei pagine.
P. Albano, A. Della Valle, La strage di Caiazzo, ed. Mursia, 2014, pp. 280, euro 17.
(«Il Caffè», 14 novembre 2014; «Mangialibri», 18 novembre 2014; «Pagina3», 24 novembre 2014)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.