lunedì 3 novembre 2014

G. Germani, A scuola di felicità e decrescita: Alice Project, ed. Terra Nuova, 2014

Valentino Giacomin è un insegnante elementare di Treviso in pensione che ha creato un metodo educativo nuovo, tutto suo; e ora, dopo dieci anni di sperimentazione nella scuola pubblica italiana, si trova in India, ad applicarlo con i bambini. È il Progetto Alice: che prendendo spunto da Alice nel paese delle meraviglie, invita a non attenersi solo al buon senso e a ciò che “si deve”, ma ad esplorare il mondo e le cose lasciandosi anche un po’ andare a ciò che si è e a ciò che si sente; non in un turbinio emozionale caotico e frammentario, ma in una conoscenza di se stessi che permetta di accedere a una sana e realistica percezione della propria soggettività-nel-mondo, anziché a una ipertrofica e illusoria pretesa di oggettività (quando non di onnipotenza) tipica di certi approcci filosofici e scientifici che - per concentrarsi sulla parte - finiscono per perdere di vista il tutto.
Gloria Germani è una intellettuale fiorentina impegnata su più fronti, dal dialogo interculturale e interreligioso (in particolare tra Oriente e Occidente) alla decrescita economica, dalla critica aspra alla scienza (quando dimentica la sua legge fondamentale: “Sii sempre al servizio dell’uomo, non procedere mai per curiosità fine a se stessa”) all’educazione nella società globalizzata, quest’ultima tema fondamentale del libro, toccante e ricchissimo di spunti fertili che l’autrice - peraltro esperta del pensiero di Tiziano Terzani e Raimon Panikkar - presenta con la giusta dose di elaborazione filosofica. Con la Prefazione del Dalai Lama.


G. Germani, A scuola di felicità e decrescita: Alice Project, ed. Terra Nuova, 2014, pp. 173, euro 14.

(«Pagina3», 6 novembre 2014; «Mangialibri», 18 novembre 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano