venerdì 22 agosto 2014

A.M. Romano, Mistero di Natale, ed. Tabula Fati, 2014

La signora Fade ha organizzato la cena di Natale per i suoi due figli, Mark e Richard; la domestica, Mary, ha già preparato tutto, e del profumo della gallina al forno è piena ogni stanza della casa. Ci sarà anche Charles, il suo nipote prediletto, con l’elegante e raffinatissima moglie: uno di quei momenti “caldi” e belli di per sé, ma in cui si coglie anche l’occasione per tenere unita una famiglia altrimenti divisa dai rancori dell’infanzia. Che rischiano di saltar fuori quando, nel buio della notte, un boato costringe tutti a svegliarsi e a scendere di sotto: cos’è stato? Dov’è finito suo figlio? E chi è quello sconosciuto che la notte di Natale viene a bussare alla sua porta?
Arianna Romano, alla sua prima esperienza narrativa, confeziona un racconto giallo che ha dimensioni e pretese contenute, che si legge volentieri, anche per le notevoli illustrazioni originali in bianconero della stessa autrice, che lo arricchiscono. L’atmosfera da villetta di campagna inglese, con tanto di cammeo per la Christie in apertura, fa da sfondo alla storia di una vecchia alle prese con i problemi della sua età. A parte qualche piccola incertezza (il signor Heal che inizialmente si rivolge alla protagonista dandole del “voi”; poi, d’improvviso e senza motivo, parte con il “lei”), si tratta di un lavoro godibile; dalla cui autrice è legittimo aspettarsi per il futuro - dopo questa esplorazione quasi laboratoriale dello stile classico - qualcosa di più personale.


A.M. Romano, Mistero di Natale, ed. Tabula Fati, 2014, pp. 56, euro 6.

(«Mangialibri», agosto 2014; «Pagina3», 22 agosto 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano