lunedì 7 luglio 2014

G. Recchi, Nuove energie, ed. Marsilio, 2014

L’Europa si trova ad affrontare, in questo e nei prossimi decenni, enormi sfide nell’ambito della produzione e della distribuzione dell’energia, a sostegno sia delle esigenze della cittadinanza sia di quelle dell’industria: la sicurezza energetica (in grado di garantire una relativa autonomia da altri Paesi e dunque una relativa stabilità del sistema produttivo), lo sviluppo (il cui primo obiettivo è portare l’energia dove ancora non c’è o non ce n’è a sufficienza), la sostenibilità ambientale (studiare e realizzare forme di energia compatibili con i tempi di rinnovamento delle fonti e con il bisogno di mantenere stabili le condizioni dell’ecosistema). Si tratta di una sfida che ha un’alta componente tecnologica, certo; ma in cui la componente strategica e politica gioca un ruolo non meno importante, anzi indispensabile. In un’impresa che vede l’Europa come protagonista e leader di un rinnovamento epocale.
Giuseppe Recchi, già manager della General Electric e dal 2011 presidente dell’ENI, scrive un libro lucido e pragmatico che - pur indulgendo acriticamente al dogma della crescita a tutti i costi e a un ormai datato elogio della competizione tout court - sa riflettere con cognizione di causa e dati alla mano sullo scenario energetico europeo e mondiale, tanto attuale quanto futuro. I diritti d’autore ricavati dalla vendita del libro saranno devoluti all’Associazione Area Onlus, che si prende cura da oltre trent’anni di bambini, adolescenti e giovani adulti cui è stata diagnosticata una disabilità complessa derivante da sindromi genetiche, neurologiche e da esiti di sofferenze perinatali. Con La Prefazione di Sergio Romano.


G. Recchi, Nuove energie. Le sfide per lo sviluppo dell’Occidente, ed. Marsilio, 2014, pp. 160, euro 13. Prefazione di Sergio Romano.

(«Pagina3», 7 luglio 2014; «AgoraVox», 17 luglio 2014; «Mangialibri», 22 luglio 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano