lunedì 9 giugno 2014

A. Jha, Manuale dell’Apocalisse, ed. Bollati Boringhieri, 2014

Moriremo tutti. L’uomo si estinguerà naturalmente, come molte altre specie prima di lui. Anzi, sarà lui stesso a decretare la propria fine: gli esseri umani si distruggeranno a vicenda in una ultima grande guerra planetaria. O forse finiremo a causa dell’accelerazione di una tecnologia fuori controllo, in una cyberguerra diretta da intelligenze artificiali che saranno le uniche superstiti. Ma magari la catastrofe è ancora più a portata di mano e ne vediamo già i primi sintomi: potremmo scomparire dalla faccia della terra per scarsità di acqua o di cibo, per l’aumento del livello del mare o per la distruzione dell’ozono, per uno tsunami o un’eruzione vulcanica dalla grandezza imprevedibile e inusitata. Oppure la fine di tutto verrà dallo spazio? Da un asteroide? Da una tempesta solare? Dai raggi cosmici? Da un buco nero? Insomma, come vi piacerebbe chiudere i vostri giorni: preferireste un’invasione aliena… o l’estinzione ad opera di una razza di super-umani mutanti creati dalla genetica?
Sono tante e diverse le religioni, le profezie, le filosofie che prevedono apocalissi più o meno orrifiche e cruente: lingue di fuoco e torrenti di fango gelido continuano a popolare il nostro immaginario e ad inquietare i nostri sonni. Ma si tratta solo di oscure superstizioni? Alok Jha, divulgatore scientifico per il “Guardian” e per la BBC con formazione da fisico, esamina dal punto di vista della scienza ben cinquanta diversi modi nei quali il mondo che conosciamo (o almeno la vita umana su di esso) potrebbe avere fine. Ipotesi valutate al di là di ogni millenarismo, con la leggerezza del giornalista ma non di meno con il rigore dell’uomo di scienza; nella convinzione che ognuna di esse, anche la più remota, è quanto meno possibile. Alla fine di ogni paragrafo l’autore risponde alla domanda: “È probabile?”, o “Siamo a rischio?” oppure “Cosa possiamo fare?”. Non un libro sulla paura della morte, ma al contrario una riflessione che induce ancora di più ad apprezzare la vita che l’uomo da sempre, con grande fatica - ed anche con l’aiuto della scienza - cerca di rendere migliore per tutti.


Alok Jha, Manuale dell’Apocalisse. Cinquanta ipotesi sulla fine del mondo, ed. Bollati Boringhieri, 2014, pp. 324, euro 26.

(«Mangialibri», 9 giugno 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano