lunedì 31 marzo 2014

R. Battestini, Fratelli, ed. Bottero, 2009

Ho avuto la fortuna di ascoltare, pochi giorni fa, una presentazione di Fratelli (fumetto edito da Bottero) direttamente dalla voce di Roberto Battestini. Che sa essere intenso e accattivante nelle descrizioni a voce ma - non c’è dubbio - lo è ancor di più in quelle a matita.
L’autore, fratello di R. e P. Battestini, che negli anni ottanta diedero vita all’omonima banda, tragicamente celebre per le sue rapine nel perugino con tanto di omicidio a sangue freddo, ripercorre in questa graphic novel gli eventi dell’epoca - gli scontri con le forze dell’ordine, l’itinerante detenzione, lo scandalo e la croce della famiglia - da una prospettiva soggettiva resa acuminata e penetrante dal senso di colpa e di inadeguatezza, e dall’amarezza di chi sa - anche nel suo personale riscatto - che tutto avrebbe potuto essere diverso. E migliore.
Visionario e incalzante con un tratto - che sembra ispirarsi ora a Gimenez, ora a Will Eisner - discontinuo nello stile per assecondare le esigenze del ritmo narrativo, Fratelli è un’opera che colpisce allo stomaco in maniera sempre nuova e mai banale. Adatto - anzi consigliato - a tutti (dai 15 anni in su).


Roberto Battestini, Fratelli, ed. Bottero, 2009, pp. 200, euro 22.

(«Pagina3», 31 marzo 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano