Quando un autore geniale come Alejandro Jodorowsky incontra un disegnatore portentoso come Juan Giménez può nascere qualcosa di incredibilmente bello. È il caso della Casta dei Meta-Baroni: l’Integrale (ed. MagicPress, 2012), saga di una famiglia a dir poco singolare, i cui componenti popolano l'immaginario di fumetti come L’Incal.
Meta-baroni si nasce: solo un meta-barone può generare un altro meta-barone, discendenti di una stirpe di guerrieri temuti e osannati in tutte le galassie. E si nasce spesso tra mille difficoltà, peripezie, stregonerie, artifici, sofferenze: come quella del meta-barone privato dei propri genitali dalla furia della battaglia, il quale riesce tuttavia a concepire il figlio grazie al sortilegio della strega sua sposa; o del bambino appena nato e subito decapitato dal padre perché ritenuto indegno, che sopravviverà comunque grazie a dei sofisticati impianti cibernetici.
Meta-baroni si diventa: tramite una disciplina disumana, spietata, indirizzata a generare null’altro che delle perfette macchine da guerra. E i meta-baroni sono in buona parte macchine in senso stretto: dediti all'automutilazione rituale finalizzata a valutare la capacità di sopportare il dolore, rimpiazzano spesso e volentieri ampie parti del proprio corpo con innesti tecnologici di ogni sorta.
Meta-baroni, infine, si muore: in quanto guerrieri invincibili i meta-baroni non possono che morire per mano dei propri figli. Così ciascun meta-barone uccide il proprio padre, per poi dedicarsi a riprodurre la specie.
In oltre 500 pagine di avventure fantascientifiche che strizzano l'occhio al gotico, tra una citazione di Shakespeare e una del grande Fredric Brown di "Arena", La Casta dei Meta-Baroni è un fumetto di grande respiro che offre sul piano grafico una visione spettacolare fino all'abbacinante, mentre su quello intellettuale propone svariati livelli di lettura, rendendosi così adatto al pubblico giovane quanto al lettore colto e maturo. Un libro splendido da guardare, da leggere, da rileggere, da conservare, da regalare.
La Casta dei Meta-Baroni è un gioiello. Lasciatevi abbagliare.
(«Pagina3», 3 marzo 2013)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.