lunedì 1 ottobre 2012

V. Patruno, La via lunga di Paul Ricoeur, ed. Progedit, 2010

Valentina Patruno, dottore di ricerca in Storia della Scienza, dà alle stampe - grazie alla sensibilità dell’editore Progedit, che spicca per la cura riposta in ogni aspetto della pubblicazione - il volume La via lunga di Paul Ricoeur, incentrato sull’analisi dei testi del filosofo francese Paul Ricoeur, a confronto con la psicologia, la psicoanalisi, le neuroscienze.
Diciamo da subito che si tratta di un lavoro molto buono, nel quale l’autrice mostra non solo un’ottima conoscenza delle fonti originali ma anche la capacità di portare avanti in maniera fluida un discorso pregnante, con un linguaggio scevro da inutili tecnicismi.
La cornice di riferimento è l’apertura di Ricoeur al dialogo,
sempre e comunque, ad ogni costo; al punto da sostenere che “una filosofia che interrompa il dialogo con le scienze finisce per condannarsi all’autoreferenzialità”. Atteggiamento imperniato sulla convinzione che nessuna filosofia e nessuna scienza possiedano oggi l’unica autentica ed esaustiva verità, ma che la verità delle cose vada scoperta in itinere, passo dopo passo, insieme. E se la via da fare è lunga, come recita il titolo, perché il confronto non finisce mai e a volte porta alla rottura invece che all’intesa, ebbene, non resta che mettersi in cammino il prima possibile.
Patruno, basandosi su una Bibliografia trilingue e su un lavoro condotto in buona parte in Francia, ricostruisce storicamente e intellettualmente l’itinerario di Ricoeur, i malintesi e le critiche ma anche i successi e gli auspici. Itinerario che culmina nell’incontro tra Ricoeur, ottantaquattrenne, e il neurobiologo di fama internazionale Jean Pierre Changeux (che l’autrice intervista alla fine del libro); dal quale scaturirà un vivacissimo dibattito (ancora aperto) sul rapporto tra scienza e filosofia e sulle relazioni tra la conoscenza del cervello e quella del sé (quest’ultima irricondubile a un piano esclusivamente materiale); un discorso che Ricoeur non risolve né nel primo (quello filsoofico) né nel secondo (quello scientifico), ma in un “terzo discorso” realmente in grado di armonizzare due prospettive che non possono e non debbono più rimanere separate.
Elegantemente rilegato a filo, nella collana di ermeneutica filosofica “Interpretare”, diretta da Ferruccio De Natale.


V. Patruno, La via lunga di Paul Ricoeur. Psicologia, psicoanalisi e neurobiologia, ed. Progedit, 2010, pp. 160, euro 15.

(«Pagina3», 1 ottobre 2012)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano