giovedì 11 ottobre 2012

A. Calabrese, Il paradigma accogliente, ed. Mimesis-CIRPIT, 2012

«Questo notevole libro di Alessandro Calabrese esamina analiticamente il modo con cui Panikkar elabora le condizioni ermeneutiche della comprensione interculturale e le basi epistemologiche e teoretiche del dialogo delle culture. [...] Calabrese riesce a dipanare i fili di un discorso complesso e difficile perché espressione di un pensiero relazionale, che vorrebbe "presentare" [...] non tanto "rappresentare" il reale nell'infinità delle sue sfaccettature e sfumature, anche conflittuali».
(dalla Prefazione di Giuseppe Cognetti)

Alessandro Calabrese, Dottore di Ricerca in Scienze filosofiche presso l'Università degli Studi di Siena, docente di filosofia e storia nei licei e redattore della «CIRPIT REVIEW», è autore di diversi articoli sulla filosofia interculturale delle religioni. In questo suo primo libro approfondisce l'idea panikkariana, mai sviscerata a sufficienza, dell'impossibilità di ricondurre (e di ridurre) il reale al suo aspetto razionale (concettualizzabile) e della necessità di oltrepassare il piano intellettuale della descrizione per far posto a quello interculturale dell'esperienza. Conclusione fondamentale per la metafisica, ma ancor più necessaria e attuale per l'ermeneutica, dove l'incontro fra i popoli, le culture, le religioni è sempre più frequente e centrale.
Indice del volume: Prefazione - Introduzione - Parte I: Le questioni metafisiche - 1. Il problema dell'Essere - 2. Il problema della verità - 3. La descrizione di una visione metafisica - parte II: L'ermeneutica del reale - 1. La narrazione cosmologica e antropologica - 2. Il problema del pluralismo - 3. Elementi per la costruzione di una teoria della conoscenza - 4. Il dialogo - Conclusioni.


A. Calabrese, Il paradigma accogliente. La filosofia interculturale in Raimon Panikkar, ed. Mimesis-CIRPIT, collana Triquetra, 2012, pp. 140, euro 14.

(«Pagina3», 11 ottobre 2012)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano