mercoledì 23 maggio 2012

M. Negri, Lo spazio della pagina, l’esperienza del lettore, ed. Erickson, 2012

«Campo di questa ricerca è la lettura in quanto esperienza. Il motivo della scelta è tanto semplice quanto profondo ed è l’interesse amoroso che nutro nei confronti dei libri intesi come macchine per immaginare. Machine di bellezza e complessità multiformi i cui ingranaggi vengono messi in moto durante l’atto della lettura. È grazie alla fatica del lettore - il quale trasforma in immagini, nella sua mente, ciò che sta leggendo - che l’opera letteraria ha modo di venire alla luce, di vivere la sua vita unica e irripetibile, di compiersi».

Nato da un questionario sulla lettura distribuito a dieci classi del secondo ciclo della scuola primaria, Lo spazio della pagina, l’esperienza del lettore di Martino Negri si interroga sul rapporto tra i bambini e il libro, puntando a chiarire le relazioni fra le parole e le immagini di un testo e ad offrire strumenti agli insegnanti che desiderino favorire la passione per la lettura nei loro allievi. Sommario:
La lettura come scrittura dell’immaginazione - Verso il piacere di scrivere - Educare lo sguardo per educare all’ascolto - Maurice Blanchot e lo “spazio letterario” - La lettura come esperienza di sé nell’esperienza dell’altro - Il cammino del lettore - La ricerca sul campo - Linee di tendenza emerse: il fenomeno Stilton - Raccontare oltre la parola.

Martino Negri è dottore di ricerca in “Teorie della formazione e modelli di ricerca in pedagogia e in didattica” e assegnista presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ha pubblicato saggi su riviste italiane e internazionali oltre al volume Viperetta. Storia di un libro (ed. Scalpendi, 2010).


M. Negri, Lo spazio della pagina, l’esperienza del lettore. Per una didattica della letteratura nella scuola primaria, ed. Erickson, 2012, pp. 271, euro 22.

(«Pagina3», 23 maggio 2012)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano