mercoledì 14 marzo 2012

G. Zamagni (a cura di), Filosofie del dialogo, ed. Fara, 1998

La ricchezza dell’arcipelago non consiste solo nel coesistere delle singole culture che ospita, ma nella loro conviviale pluralità. È così possibile evitare eccessive specializzazioni attraverso un vivo esercizio di umiltà e di apertura. Perché al dialogo si arrivi, occorre una sincera curiosità, ma anche un socratico interesse verso l’esplorazione e la comprensione dei mondi mentali altrui.

Primo volume della collana “arcipelago”, di cui abbiamo già presentato qui altri testi, Filosofie del dialogo (a cura di Gianmaria Zamagni) contiene tra gli altri saggi di estetica, epistemologia, psicologia, storia della filosofia e delle religioni. Questi i titoli: “Interrogazioni del ricordo” (L. Verri); “Comprensione e ricordo” (G. Tagliavini); “Keynes e Ramsey” (L. Bortolotti); “Guido Calogero” (T. Casadei); “L’amour de soi” (K. Bernuzzi); “La traduzione” (F. Boschi); “Krishna nella Bhagavad-Gita” (G. Zamagni); “Il metodo storico-comparativo” (G. Bertagni).


Gianmaria Zamagni (a cura di), Filosofie del dialogo, ed. fara, collana “arcipelago”, 1998, pp. 90, euro 7,50.

(«Pagina3», 14 marzo 2012)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano