sabato 8 ottobre 2011

Prima che sia troppo tardi

A luglio un imprenditore pratese - 37 anni, titolare di una ditta di informatica - viene arrestato dalla Guardia di finanza per il possesso di una quantità di droga sufficiente alla preparazione di 300 dosi, ordinata via internet nei Paesi Bassi. Si tratta di Gbl, la cosiddetta ecstasy liquida: incolore e inodore, non dà dipendenza e cancella i ricordi. Per questo è anche chiamata “droga dello stupro”: poche gocce in un drink rendono la vittima incosciente e incapace di ricordare.
Mi rivolgo a te, che stai per metterti a cercare la sostanza nel web. A te, che forse l'hai appena ordinata. A te che sei in attesa del pacco o che l'hai appena ricevuto. A te, infine, che stai per uscire di casa con la boccetta in tasca.
Fermati e rifletti.
Io non sono tuo padre, né un poliziotto, né un prete. Possiamo parlarne un minuto senza secondi fini. Rifletti. Non hai paura che la cosa possa andar male e che tu possa venir scoperto? Con che coraggio guarderai domani tua madre, i tuoi amici, te stesso, come sopporterai il loro sguardo? Sei sicuro di sentirtela? Non è un problema morale, ma di costi/benefici: ne vale la pena?

È incolore, inodore, non dà dipendenza e cancella i ricordi. È ecstasy liquida, la “droga dello stupro”

Ma potrebbe andar tutto liscio (del resto il rischio fa parte dell'eccitazione dell'impresa, non è così?). Pensi che ce la faresti a stuprare una persona incosciente? Credi che sarebbe divertente? Ora pensi di sì, ma lo sarebbe davvero? Non ti sfiora l'idea che potresti avere una donna "da sveglia", come tutti gli altri? O, se non ti senti come tutti gli altri: non credi che sarebbe più facile (e non penalmente rilevante) pagarne una? Il che porta all'ovvia conclusione: sei davvero sicuro di essere così tanto anormale da doverti trasformare in mostro una di queste sere?
Forse pensi che l'acquisto sia anonimo, come ti hanno promesso sul sito. Ma, se hai l'età per fare un tale acquisto, dovresti anche sapere che in internet l'anonimato non esiste. È così che hanno preso l'imprenditore di Prato: tramite la sua traccia digitale. Non farti illusioni: potrà pure sembrarti fantapolitica alla Minority report, ma io dico che sanno già quando ti verrà recapitata.
Obietterai che un paio dosi si comprano allegramente dallo spacciatore dentro alla discoteca; ma, credimi, tutto si fa d’improvviso meno allegro quando lo pizzicano. Prima o poi succede. Fanno domande, il cerchio s'allarga. Li vedi anche tu i telefilm in prima serata. Lo sai come vanno queste cose.
Potremmo andare avanti, ma ti ho promesso che sarebbe stata una chiacchierata fra amici e non un pistolotto. Tra l'altro sono sicuro che hai da fare, come tutti.
Voglio dirti solo un'ultima cosa: ho parlato a te perché tu sei ancora in tempo. Quello che ha già scelto l'amica di sempre cui fare lo scherzetto - quella che più si fida di lui e potrebbe giurare con la mano sul fuoco che lui non è capace di fare una cosa simile - ebbene, lui è fuori causa. Per lui è troppo tardi perché - anche se non si preoccupa di nessuna delle cose che ci siamo detti - sta per fare la più terribile delle scoperte: e cioè che quando si è passati al di là del ponte, dire "perdonatemi" non basta più.

(«Il Caffè», 7 ottobre 2011)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano