lunedì 8 agosto 2011

A. Rossi, Pluralismo e armonia, ed. Cittadella-l'Altrapagina, 2011


Avevo dieci anni in meno quando cominciai a studiare la filosofia di Raimon Panikkar per la tesi di laurea. All’epoca avevo freschi gli studi di Kant e Marx, e il pensiero di Panikkar - che trovavo affascinante, ma molto diverso da quelli cui ero abituato - facevo una gran fatica a metterlo a fuoco. Non che non ci capissi proprio niente, ma avevo l’impressione che mi mancasse una visione d’insieme delle tante novità di quella speculazione, una cornice nella quale inquadrare ogni cosa al giusto posto.
Fu allora che trovai - ricercando del materiale in internet - il libro di Achille Rossi, Pluralismo e armonia. Introduzione al pensiero di Raimon Panikkar (oggi ristampato in una nuova edizione completamente rivista e ampliata a cura dell’editore Cittadella, con il contributo dell’Altrapagina).
Ero al settimo cielo. E ancor più lo fui quando iniziai a leggerlo: finalmente riuscivo a formarmi quella prospettiva che ricercavo da mesi e davanti a me il mosaico di questo nuovo eccezionale pensiero filosofico cominciò a comporsi, tessera dopo tessera, quasi senza sforzo. Posso dunque dire che l’auspicio dell’autore nel Prologo si è realizzato perfettamente e nel migliore dei modi:
questo libro è stato scritto una ventina d’anni fa [e] si prefiggeva il compito di aiutare anche i non specialisti ad abbordare il pensiero di un autore non facile, che aveva però il merito di aprire sentieri per il futuro in un mondo contraddistinto dall’incontro tra le varie culture umane.
Lo rilessi qualche anno fa (quindi dopo 7 o 8 anni dalla prima lettura) perché, preso nei meandri delle questioni specifiche, avevo voglia di tuffarmi di nuovo in quella visione d’insieme che così a buon mercato mi era stata donata tempo prima. Non sono rimasto deluso. È un libro che si legge e si rilegge volentieri: non esagero nel dire che Rossi ha una prosa soave e uno stile puntuale e accattivante. E a tutt’oggi il libro rimane a mio avviso un punto di riferimento saldo nell’ambito della riflessione sul filosofo di Tavertet, affrontato a tuttotondo e con il giusto approfondimento (per l’analisi dettagliata di singole tematiche si potrà far riferimento alle pubblicazioni di altri autori, apparse soprattutto negli ultimi anni), pur non mancando discese in profondità su questioni tecniche specifiche.
Oggi esce in una edizione nuova, completamente riveduta e ampliata, come accennavo. Alcuni paragrafi sono divenuti interi capitoli, è stato approfondito il tema della filosofia della scienza, è stato dato un risalto molto maggiore alla cristologia e alla questione mai abbastanza sviscerata del “mito”; anche la Bibliografia è stata ampliata e aggiornata. Nel volume trovano posto tutte le nozioni-chiave della filosofia di Panikkar (dal cosmoteandrismo al compito della filosofia); ideale non solo per i tesisti (non c’è a mio avviso miglior punto di partenza) ma per chiunque voglia partire alla scoperta di un pensiero filosofico veramente originale e all’altezza del nostro tempo. Con la Presentazione di Roberto Mancini e la Prefazione di Raimon Panikkar.

Achille Rossi ha conseguito la laurea in filosofia all’Università di Perugia, la licenza in Teologia all’Università Lateranense, il diploma in Scienze Religiose all’Università di Urbino. Dirige la sezione cultura del mensile l’Altrapagina. Ha pubblicato: Insieme, racconto ragionato di un’esperienza educativa (l’Altrapagina, 1996), Il mito del mercato (Città aperta-l’Altrapagina, 2002), L’altro come esperienza di rivelazione, dialogo con Raimon Panikkar (l’Altrapagina, 2008). Esercita l’attività di animatore giovanile con gli adolescenti.


A. Rossi, Pluralismo e armonia. Introduzione al pensiero di Raimon Panikkar, ed. l’Altrapagina, 2011, pp. 330, euro 16.

(«Pagina3», 8 agosto 2011)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano