Capita a volte che ci si senta in difficoltà nel recensire un libro, quando lo si è trovato talmente bello da temere di esagerare nel parlarne. Ma io vorrei dirvi qui brevemente tutta la verità sull’ultimo lavoro di Michela Marzano, Etica oggi (ed. Erickson, 2011), perché credo di poter dire senza esagerare che la lettura di questo libro mi ha lasciato un segno.
Etica oggi. Oggi ci troviamo di fronte a problemi etici (eutanasia, etica ambientale, responsabilità sociale delle imprese) che non possiamo più risolvere con un’etica di tipo classico. L’etica classica era
un insieme di prescrizioni o principi da applicare più o meno rigidamente alla realtà (magari con una certa flessibilità o anche valutando caso per caso, ma senza deviazioni o trasgressioni), onde trasformare il caotico essere spontaneo in un ordinato dover-essere. Oggi quest’etica entra in crisi con l’entrata in crisi del principio d’autorità (acuita dal contatto forzato di culture, spiritualità, morali diverse all’interno del mondo cosiddetto globalizzato): è indispensabile dunque pensare a un’etica diversa che parta dalle esigenze dei singoli, certamente in quanto esseri sociali e non solo individuali, ma non più semplicemente in quanto facenti parte di una certa comunità (comunque intesa: locale, nazionale, globale, universale ecc.).
Nasce così l’etica applicata, ben esemplificata nella figura del medico di fronte al paziente: il medico ha il dovere di dire al paziente tutta la verità sul suo reale stato di salute, ma non di più di quanta effettivamente il paziente manifesti di voler sapere; di fronte a un paziente che evidentemente rifiuti questa consapevolezza, il medico ha il dovere di tacere. Insomma, è il paziente - il paziente singolo, concreto, “questo” paziente - il criterio ultimo della nuova etica, non un astratto principio di informazione al di sopra delle parti in causa:
il medico ha numerose responsabilità verso il suo paziente, ma non si può sostituire a lui e agire ignorando la sua personalità e le sue aspettative, imponendogli delle scelte.Marzano sa scendere nel dettaglio con grande chiarezza; poi d’improvviso - e con naturalezza e pertinenza - spicca il volo verso le grandi questioni della filosofia morale, come nel caso del “segreto”:
il segreto non è, in sé, buono o cattivo. [...] Volersi opporre sempre e a priori al segreto in nome di una verità idealizzata cela una confusione fondamentale tra il bisogno legittimo che si ha di conoscere certi fatti al fine di poter prendere una decisione, e il fantasma di sapere tutto che, generando il mito della trasparenza, nasconde in realtà un desiderio di dominio assoluto sulla propria vita e sulla vita altrui.Con una trattazione a cavallo tra il diritto e la storia della filosofia, Etica oggi (tradotto dall’originale francese a cura di Riccardo Mazzeo) è un libro denso ma scorrevole, suscettibile di più letture su piani diversi. Ed è accessibile a tutti anche quando è tecnico, perché è scritto benissimo. In definitiva non temo di sbilanciarmi dicendo che non leggevo un libro di filosofia morale così bello dai tempi della Critica della ragion pratica (tuttavia l’autrice non andrebbe a mio avviso accostata a Kant, bensì - per la sensibilità e i temi trattati - a Maurice Bellet). Lo so, la mia classifica personale conta ben poco. Ma le idee di Michela Marzano - eletta nel 2008 da «Le Nouvel Observateur» uno dei 50 nuovi pensatori più originali e fecondi del mondo - quelle contano, eccome. Etica oggi. Io lo consiglio a tutti.
Michela Marzano, Etica oggi, ed. Erickson, 2011, euro 10,00, pp. 125.
(«l'Altrapagina», maggio 2011)