
La più brutta esperienza che può capitarci nella vita è diventare invisibili agli occhi delle persone che amiamo e che pensiamo ci vogliano bene. I nostri figli vivono questa esperienza molto più spesso di quanto noi genitori pensiamo che possa accadere loro.Inizia così il libro per bambini Non mi vedi, papà? Una storia di magia e di magoni (ed. Erickson, 2010), di Alberto Pellai (con le bellissime illustrazioni di Tiziano Beber e un audiolibro allegato con CD).
Che è un libro per bambini, ma che si rivolge agli adulti per spiegare
a quanti “magoni” - spesso inconsapevolmente - esponiamo i nostri figli, quando li snobbiamo, quando li sminuiamo (magari con il crudele pretesto dell’esortarli a migliorarsi), o anche quando semplicemente ci dedichiamo poco a loro. La storia racconta di Carloroberto, un bambino di otto anni che “vede” suo padre quasi esclusivamente al telefono; un padre troppo esigente, che lavora troppo, “anche la domenica, invece di giocare con me”. E allora Carloroberto, un bel giorno, si nasconde nella lavatrice; così tutti si mettono a cercarlo, spaventati, e finalmente... sentono la sua mancanza.

In definitiva, i due libri sono un invito a prestare maggiore attenzione a ciò che abbiamo di più caro al mondo: i nostri figli. Non esistono “ricette magiche”; ma la disattenzione, la superficialità, l’approssimazione, la frettolosità possono generare nei bambini, senza cher neanche ce ne accorgiamo, delle piccole grandi sofferenze. Da leggere con attenzione ma anche con leggerezza. Per ricordare che i bambini non sono diversi da noi (che, prima di crescere, eravamo come loro); semplicemente, essi vedono grandi delle cose che a noi sembrano piccole. Un dettaglio da non dimenticare.
(«Pagina3», 18 ottobre 2010)
