ci troviamo - non possiamo fare a meno di capirla, questa realtà (o almeno di provarci). Le cose si presentano a noi sempre spiegate a metà: mai del tutto assurde, mai comprese esaustivamente; e ci provocano sempre a una nuova scoperta. Da questa esigenza nascono, tra l’altro i libri; dai libri nascono atteggiamenti nuovi, orizzonti ampliati, spazi propositivi insospettati e spesso necessari. Il contesto induce il testo; il testo invita nuovamente al contesto. Da questo movimento circolare prende l’avvio una nuova rubrica mensile, denominata appunto “Dal testo al contesto”: l’offerta di uno sguardo su aspetti particolari di una realtà spesso falsamente familiare, a partire dalle sollecitazioni contenute nei libri. Non delle recensioni. Ma un invito. A passare dai libri alle cose - e viceversa. Per scoprire che, a volte, i due sono più vicini di quanto sembri.
(«l'Altrapagina», ottobre 2010)
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