A mio giudizio, specie i trans, sono un'offesa alla natura, la stravolgono con una condotta depravata e capricciosa. Sono contrari a Dio e al suo progetto, che io paragono ad un quadro da disegnare a tinte di amore. Ma loro questo quadro non lo completeranno mai in quanto conoscono il piacere, ma non l'amore che non é solo accoppiamento fisico, ma servizio e soprattutto, volto alla riproduzione. Quando qualcuno mi spiegherà come un trans o un gay possa generare vite, mi ricrederò.
mons. Serafino Sprovieri, vescovo emerito di Benevento, 9 giugno 2010
Paolo Calabrò
Filosofia e Noir
Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Mental coach professionista ai sensi della legge n. 4/2013 - Norma UNI 11601:2024, gestisce l'agenzia di writing coaching
Editing e Scrittura creativa in collaborazione con l'editore Il Prato di Padova