sabato 17 aprile 2010
U. Bronfenbrenner (a cura di), Rendere umani gli esseri umani, ed. Erickson, 2010
"Il caos avanza nella vita dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie. Come possiamo cambiare le cose?" Con questo titolo d'alto impatto si apre uno dei capitoli della raccolta di scritti Rendere umani gli esseri umani curata dallo scomparso Urie Bronfenbrenner (ed. Erickson, 2010).
Nel saggio citato Bronfenbrenner, docente emerito di Psicologia dello sviluppo e del comportamento, individua alcune tendenze degenerative del nostro tempo, così riassumibili:
- il caos nella vita dei bambini, dei giovani e delle famiglie tende continuamente a crescere;
- le competenze generali declinano;
- crescono il cinismo e il disinganno: i giovani tendono a perdere fiducia nei confronti degli altri, di se stessi, delle istituzioni e della società;
- aumentano l'autoreferenzialità e la tendenza a trascurare i bisogni degli altri;
- aumenta il numero di giovani che trascorrono in prigione gli anni d'oro della loro formazione;
- le misure standardizzate del rendimento scolastico sono in caduta libera.
Il professore descrive una società, quella statunitense dell'inizio di millennio (tutt'altro che dissimile dalla nostra) che procede a passo sostenuto verso l'ignoranza e l'indifferenza reciproca. Per concluderne che il fenomeno è così pervasivo e trasversale a tanti ambiti diversi, che è impossibile ricondurlo ad una causa unica. C'è bisogno che la società faccia i conti con il suo essere diventata "liquida" (Bauman), a tutti i livelli, e che recuperi l'esigenza, lo stimolo, la possibilità di ritrovare dei punti di riferimento saldi, senza i quali quelle tendenze non potranno che aggravarsi.
Con un approccio rigorosamente critico e sperimentale Bronfenbrenner prende in esame le posizioni di diversi studiosi e ne confronta i dati e i modelli. Nei diversi saggi che compongono il volume, vengono affrontati i problemi dell'infanzia, delle barriere generazionali, dello sviluppo dell'intelligenza. Sullo sfondo, la "bioecologia" di Bronfenbrenner, fondata sul rifiuto della rigida dicotomia fra "individuale" e "sociale", in favore di una visione relazionale tra queste due entità, che non sono separate e si alimentano vicendevolmente senza sosta, dando luogo a quello spazio che denominiamo "umano".
L'auspicio dello studioso è che questo spazio possa poi venire sempre più "umanizzato" di fatto, tramite l'azione di una politica lungimirante capace di trarre giovamento da una teoria psicologica e sociale che abbia a cuore la vita e il ben-essere di tutti. Con una presentazione dell'edizione italiana di A. Canevaro, M. Capurso (estensore anche del Glossario finale) e D. Ianes, una Prefazione di R. M. Lerner, una Postfazione di S. F. Hamilton e S. J. Ceci. Oltre ai tanti testi di U. Bronfenbrenner sono presenti contributi di R. B. e B. D. Cairns, J. Condry jr. e S. J. Ceci.
(«il Recensore.com», 17 aprile 2010)
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