domenica 7 gennaio 2018

Norah Gelbe, La ragazza bambola, ed. Il Prato, 2017

Andrea Wolf, nata a Spittel am Drau il 7 febbraio 1990, è morta a Salisburgo questa notte. Era una violoncellista di soli 26 anni ed è stata uccisa con una corda del suo stesso strumento. Il primo pensiero dell’’ispettore Hans Steiner, appena giunto sul posto, è che quella ragazza assomiglia a una bambola di celluloide, di quelle che sua figlia Petra amava collezionare. Dopo il divorzio era andato via da Vienna, nella convinzione che una città come Salisburgo, molto più tranquilla - stando alle statistiche - gli avrebbe reso la vita lavorativa più facile. E invece anche qui pedopornografia, antisemitismo, corruzione e, stanotte, questo omicidio efferato e per niente semplice. Ma Anna Fischer, la Gruppeninspektor che affianca Steiner da molti mesi, sa bene che il collega non si fermerà fino a quando non avrà decifrato interamente l’enigma: non lo chiamano forse Der Code Knacker, il decifratore?
Norah Gelbe dà alle stampe (nella collana Der Code Knacker dell’editore Il Prato) un giallo che sa di mistero fin dalla copertina: non si sa infatti chi si nasconda dietro questo pseudonimo femminile, e tutte le presentazioni del libro tenutesi finora hanno visto avvicendarsi sul palco persone (o dovremmo dire “personaggi”?) sempre diverse… La ragazza bambola è un romanzo d’esordio forte e convincente, che sa mescolare armoniosamente ingredienti diversi (dalla complessissima gerarchia delle forze dell’ordine austriache, che ha il sapore del secolo scorso alla prima scena, nella quale «l’idiota delle pulizie che ha scoperto il cadavere si è fatto un selfie col corpo e l’ha pubblicato su FaceBook», dall’ingarbugliato intreccio che lega i vari sospettati alla storia d’amore - sommessa e tanto più possente - di Anna per Hans, dall’iniziale trama di un plagio mal celato e forse fatale alla scoperta di qualcosa di molto più inquietante…). Si auspica un prossimo ritorno dei suoi protagonisti.


Norah Gelbe, La ragazza bambola, ed. Il Prato, 2017.

(«Pagina3», 7 gennaio 2018)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano