«E il peggio arrivò. Beffardo, in una bella giornata di sole. Il risultato dell'autopsia parlava chiaro: Guido Mirra era stato ucciso dalla presenza di nocciole polverizzate nella sua tisana. Si trattava di omicidio. Da alcuni particolari letti qua e là sui giornali, potevo immaginare la scena del delitto e la fine del Maestro, dal momento in cui aveva bevuto l'infuso fino all'ultimo respiro».
Fiore ha dodici anni. Cioè, li aveva. E ora che ne ha settanta, ricorda quel lontano 2013, quando la mamma cercava di convincerla ad iscriversi alla scuola di teatro e lei, inizialmente scettica, non seppe resistere a quell'accattivante: "E tu, che personaggio vuoi diventare?" Un giallo per adolescenti - ovvero: per tutti gli adulti che hanno nostalgia di quell'incantevole periodo in cui "gli sguardi provocavano turbamenti", per dirla con la Mannoia - di ambientazione teatrale, che coniuga bene la vita sul palconscenico a quella quotidiana, intersecandone aspetti e aspettative. Realizato a quattro mani da due autrici aduse alla scrittura (giornalista con un romanzo all'attivo, Rita Gambescia; autrice pluripremiata Angela Capobianchi, il cui racconto Delitto alle terme è entrato nella collana dei Gialli Mondadori). In una bella edizione rilegata a filo con bandelle.
A. Capobianchi, R. Gambescia, Il teatro del buio, ed. Ianieri, 2015.
(«Pagina3», 12 maggio 2015)