In uno studio le fonti sono importanti. La cosa più importante di tutte, si potrebbe perfino dire, il punto di partenza più saldo di ogni indagine. Eppure le fonti non sono tutto: nonostante da esse si possano dedurre informazioni preziose (e ragionevolmente indubitabili), può essere molto ciò che ne resta fuori e di cui non si può fare a meno. Si prenda la burocrazia, ad esempio: è relativamente facile osservarne gli aspetti macroscopici o procedurali, attraverso gli atti ormai obbligatoriamente sbandierati ai quattro venti in base alle recenti norme sulla trasparenza (le dimensioni, la spesa, le regole di accesso e di carriera, i procedimenti ecc.) ma è pressoché impossibile conoscere i retroscena dell’esperienza vera e propria di chi lavora e produce quei risultati. È facile, insomma, parlare di “fannulloni”, ma difficile darne conto nei fatti: come si può conoscere la burocrazia, per così dire, dall’interno?
Il lavoro di chi indaga queste cose - Isabella Zanni Rosiello, per vent’anni direttrice dell’Archivio di Stato di Bologna, che ha all’attivo diversi volumi scientifici pubblicati con marchi editoriali di prestigio, lo fa qui relativamente, appunto, alla burocrazia - è eminentemente a cavallo tra la “carta morta” (le fonti, nel senso più ristretto del termine) e l’esperienza viva, attingibile - se non direttamente - dall’opera di quegli artisti che, attraverso la letteratura, il teatro, ecc., ne hanno ripercorso i sentieri. Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi, Le resultanze di Piero Jahier, così come l’opera di Carlo Montella e di Mario Soldati, possono essere un ottimo spunto non solo per approfondire quegli aspetti della vita e della prassi quotidiana solitamente più nascosti, ma anche per capire come (e quanto) evolve (o meno) la pubblica amministrazione rispetto al passato, in un momento storico in cui sembra quasi che non si riesca a parlare d’altro.
I. Zanni Rosiello, I donchisciotte del tavolino. Nei dintorni della burocrazia, ed. Viella, 2014.
(«Mangialibri», 18 marzo 2015)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.