martedì 9 settembre 2014

D. Cipriano, Il centro del mondo. Poesie 2000-2013, ed. Transeuropa, 2014

«Attraversati dalla falena dell’intimità
non sussurriamo parole, i pensieri
ci nutrono senza darci voce. Siamo
vicini, in una pacata solitudine,
senza timore dei silenzi su questo
treno lento, sicuri che siamo in due
a guardare gli alberi lì fuori».


Continua la ricerca poetica di Domenico Cipriano, autore irpino già vincitore di numerosi premi letterari, la cui cifra stilistica attinge al legame con le proprie radici e all’amore per la contaminazione musicale in poesia (evidente nelle “Guide all’ascolto” premesse alle sue liriche oltre che nelle produzioni eminentemente a cavallo tra i due ambiti, come il CD “Le note richiamano versi”, Abeatrecords, 2004, nato in collaborazione con l’attore Enzo Marangelo e i musicisti Enzo Orefice, Piero Leveratto ed Ettore Fioravanti; o come il “Progetto Lampioni”, nel quale la sua voce si unisce alle musiche della formazione “Elettropercutromba”). «È questo un libro di maturità evidente, e potremmo arrischiarci anche a dire di saggia maturità. Lo si vede nella pacatezza – sia pure sempre venata, increspata di inquietudine – del tono e degli accenti» scrive Maurizio Cucchi nella Postfazione al suo ultimo Il centro del mondo (ed. Transeuropa). Un’opera che raccoglie le impressioni intime di Cipriano sedimentate nei quattordici anni tra il 2000 e il 2013. E ci consegnano l’esperienza di un viaggio personale (ma non individuale) che, partendo dalle terre e dai luoghi della giovinezza, approdano ai sentimenti di quell’età che non parla più orizzontalmente ai suoi coetanei, ma verticalmente alle generazioni che l’hanno preceduta (e che non ci sono più) e a quelle che, meraviglia della vita e dell’uomo, non si stancano di seguirla.


D. Cipriano, Il centro del mondo. Poesie 2000-2013, ed. Transeuropa, 2014, pp. 128, euro 9,90. Con la Postfazione di Maurizio Cucchi.

(«Pagina3», 9 settembre 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano