domenica 30 marzo 2014

La valle dei mulini

C’erano una volta, nella Valle Dei Mulini, delle persone tutte uguali finché un giorno non vennero a conoscenza dell’esistenza delle macchine perfette. Grazie alle macchine perfette tutto diventava perfetto. I mulini a vento non vennero più utilizzati, il vento non soffiò più e di conseguenza le persone smisero di sognare. Solo qualche sogno sonnecchiava ancora: era il sogno di Anna, la sarta del paese.
Le macchine perfette facevano tutto il lavoro, così non ce n’era più per la gente. Anna poteva solo dare qualche aggiustata ai vestiti. Durante una notte Anna era sveglia e quando spuntò la luna vide una sagoma molto strana: si trattava dell’Uomo-Uccello. Anche lui aveva un sogno: volare! Allora Anna consultò tutti i suoi libri per cercare di aiutarlo, ma non c’era rimedio. All’improvviso si ricordò del giardino dei Soffioni dove tutti andavano ad esprimere i propri sogni prima che arrivassero le macchine perfette. Lei espresse il suo desiderio, e i soffioni la portarono fino al “Pettine del Vento”, una grossa costruzione in pietra, dove trovò dei fili di cotone magico che portò a casa facendone un batuffolo.
A casa Anna si addormentò sul batuffolo. All’alba si mise a lavorare alle sue magiche ali. All’improvviso, il vento sparse per tutto il paese i Soffioni mentre gli abitanti toglievano le macchine perfette ricordarondosi dei mulini a vento. Mentre esprimevano i loro desideri l’Uomo-Uccello iniziò a volare. Gli abitanti festeggiarono il ritorno del vento e l’Uomo-Uccello continuò a volare per tutta la piazza.
Mi è piaciuto molto leggere questo libro perché spiega che sognare ci fa rendere conto delle fantasie che sono in noi e ci libera dai dubbi che abbiamo. Lo consiglio a tutti.
Mimma Calabrò, 9 anni – 30 Marzo 2014

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano