Eredità: vien da pensare subito, d’istinto, al lascito, a qualcosa di immeritato e di improvviso che - se proprio non ci arricchirà - ci farà stare certo meglio di prima. Ma l’eredità non è solo materiale: ci sono i retaggi, le eredità culturali, “patrimonio dei popoli”; né questa è sempre solo benvenuta: sono tante le eredità “scomode” - tipicamente quelle provenienti da un passato oscuro e ingombrante - di cui si farebbe volentieri a meno, per non parlare di quelle addirittura irricevibili.
Chiara Saraceno, autrice di Eredità (ed. Rosenberg&Sellier) si addentra nei meandri di questa sfaccettata nozione per rivelarne gli aspetti storici, sociologici, giuridici, mettendo a fuoco una tesi che fa da sfondo tutta la ricerca:
si illude chi immagini di poter fare tabula rasa del proprio passato e di “ricominciare da zero”, sogno delle rivoluzioni di cent’anni fa, legato a un’idea illuministica (ormai obsoleta) di indipendenza e autonomia intese come facoltà del singolo e della società di andare oltre il proprio contesto, affrancandosene completamente.
Non di meno l’eredità - per tornare al discorso iniziale - è sovente un’opportunità, invece che un fardello: quella ad esempio di essere “nani sulle spalle dei giganti”, che l’autrice richiama nelle Conclusioni. Insomma, positiva o negativa che sia, l’eredità è sempre caratterizzata dalla necessità di venir ricevuta, rielaborata, fatta propria dal destinatario. L’eredità non è mai subìta, ma sempre - in qualche modo e in qualche misura - accolta e trasformata.
Con uno stile leggero Saraceno illustra gli snodi dei ragionamenti che investono l’eredità partendo da episodi di cronaca, come quello del “Caso Bakke” o del Museo della Storia Ebraica di Varsavia. Il volume è stampato nella collana “Gemme” e fa parte di un “discorso” di 24 parole rinvenibile in internet all’indirizzo www.24gemme.it.
C. Saraceno, Eredità, Rosenberg&Sellier, 2013, pp. 125, euro 9,50.
(«Pagina3», 15 dicembre 2013)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.