«To’, il futuro è tornato. Non è che me l’abbiano restituito. Più che di furto si era trattato di smarrimento, ma si sa, quando sei incazzato per prima cosa cerchi un colpevole e di un furto è sempre colpevole qualcun altro. Il futuro scompare quando hai in mente un futuro. Uno solo. Quando si dissolve, però, compaiono gli altri. Ma occorre vederli. Dunque il fatto che tua figlia sia disabile cancella tutta una categoria di futuri, non il Futuro, che come tale compare proprio perché hai una figlia».
Un libro nato in forma di diario, che si propone come un romanzo. Un padre e una figlia alle prese con la vita, il tempo, il proprio posto del mondo (o “quel che ne resta”), tra la città e il torrente, l’aeroporto e le sue luci. Dove il racconto spumeggiante viene cadenzato da una riflessione pacata, quasi sovrappensiero, in cui la malinconia si impossessa a tratti dell’entusiasmo, ma la gioia non soccombe all’amarezza. Intenso e mai sopra le righe. Con la Prefazione di Andrea Canevaro.
Igor Salomone, consulente pedagogico, fondatore dello Studio Dedalo, vive e lavora a Milano. Scrittore e docente universitario a contratto, ha pubblicato: Il setting pedagogico (1999) e Il segno dell’altro (2003). In internet: igorsalomone.net.
I. Salomone, Con occhi di padre. Viaggio intorno a quel che resta del mondo, ed. Erickson, 2011, pp. 150, euro 15.
(«Pagina3», 15 febbraio 2011)