Ho tra le mani Valori in corso. Il mio progetto di legalità, libro che raccoglie i migliori elaborati degli studenti santantimesi, presentati nell'ambito della II edizione del concorso omonimo. Libro che non è un bestseller (tra l'altro, ne è vietata la vendita, perché viene distribuito sul territorio gratuitamente) ma che è certamente un successo. Perché è così che bisogna dire di un concorso che ha visto la partecipazione attiva di 270 studenti.
Ma non è solo una questione di numeri: l'esito testimonia infatti dell'humus giovanile che le istituzioni (in primo luogo le scuole) e le associazioni coltivano a Sant'Antimo - e che evidentemente ha tanta voglia di far sentire la sua voce; e testimonia anche del fatto che questi adulti sono in grado di ascoltare i giovani e i giovanissimi, di star loro vicini nelle prime difficili esperienze di incontro con l'ingiustizia (ad esempio, la discriminazione del diverso) e con la sopraffazione (bullismo).
Ed è ancora di più. Non solo la possibilità che i ragazzi, su richiesta, vengano ascoltati; o che, per una volta, gli si dia l'opportunità di esprimersi liberamente dopo un anno di imposizione dall'alto dei programmi ministeriali. È di più: la manifestazione che la società vuole questi ragazzi, vuole il meglio per tutti loro e sa prendersene cura in ogni fase del loro sviluppo. Il messaggio di questa iniziativa (che nel libro si fa presenza, testimonianza, memoria) è che non importa quanto sottile sia il filo acrobatico della vita che si vive, perché al di sotto c'è una rete di protezione ampia che non si rompe né sparisce e che si chiama: società.
Una rete di relazioni di affetto, di fiducia, di stima reciproci. Ecco cosa c'è dietro paroloni come "legalità", che a volte sembrano grandi, distanti o perfino vuoti. Legalità è il rispetto dell'altro che implica il mio, come spiega un ragazzo in uno dei disegni presentati; perché è meglio ridere insieme, domani come oggi, anziché piangere a turno secondo l'andamento instabile della legge del più forte (a chiunque, prima o poi, capita di incontrare chi è più forte di lui). Legalità che è buon senso e buona volontà, e non limitazione alla propria libertà cui guardare con insofferenza.
Stampato con i fondi derivanti dal 5 per mille a cura del Centro Ozanam, con il patrocinio morale del Comune di Sant'Antimo e del Centro Servizi per il Volontariato di Napoli, in collaborazione con la Biblioteca comunale "mi libro" e le scuole santantimesi primarie e secondarie di I e II grado, questo libro ci ricorda che rispetto, ascolto, accoglienza (cioè, nel senso descritto, "legalità"), non sono questioni di punti di vista, ma l'essenza della nostra convivenza civile, a tutte le età. Sono questi i nostri "valori in corso". Se crediamo che davvero di valori si tratti, ebbene, sappiamo farne tesoro.
(«Nove Tempora», giugno 2010)
giovedì 24 giugno 2010
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