Più di cento persone al Convitto Giordano Bruno di Maddaloni per il Convegno “Volti casertani e maddalonesi”. È il 14 di luglio, e sono le 10.30 - quando si potrebbe stare al mare, almeno chi può; o si dovrebbe stare al lavoro, chi non può - e la sala “Luigi Settembrini” è gremita di uomini e donne di ogni età: si presentano i libri del prof. Michele Schioppa - giornalista e docente di Maddaloni che insegna a Caserta - dal significativo titolo Chi è? (volumi 3 e 4), finalizzati a conservare la memoria di persone che hanno fatto la storia di Maddaloni e della provincia di Caserta, tramite una serie di biografie - ottimamente corredate da foto d’archivio - e testimonianze illustri. La cosa, evidentemente, piace: e questa presenza così forte è il segno di un interesse per il territorio che fa piacere continuare a ritrovare.
E a noi, perché piace tanto questa iniziativa? Non certo per un intento autocelebrativo, completamente estraneo alle intenzioni dell’autore. Per sottolineare una volta di più che la Campania non è solo lacrime e bisogno d’aiuto? Sì, certo. Per testimoniare che la tradizione dei grandi napoletani (per “napoletano”, ovviamente, si intende “di tutta la Campania”) è viva e non si è mai interrotta? Sì, anche. Ma il vero motivo per cui quest’opera è veramente utile per noi è che ci ricorda che non è necessario essere sotto i riflettori, per essere “grandi”; a volte si può essere speciali proprio rimanendo “normali”, mettendosi con passione a disposizione della propria comunità. Idea, per non dire ideale, che sembra offuscato dai nostri tempi individualistici e gretti. Ma chi agisce sul territorio concretamente, in spirito di servizio - penso al volontariato, ad esempio, ma mi piacerebbe pensare anche alla politica - sa bene che è solo mattoncino dopo mattoncino che si costruiscono le case. Ecco, Michele Schioppa ci parla di un terreno fertile (quello della nostra provincia) e della gente che vi ha vissuto e ha saputo farlo germogliare. E noi, che ne raccogliamo i frutti, non possiamo che essere grati.
(«Il Caffè», 16 luglio 2016)
