Da un certo punto di vista la verità è quel dato incontrovertibile in grado di strappare il consenso universale, talmente vero da dover necessariamente essere implicato perfino da chi intenda negarlo: questo è il punto di partenza per la diagnosi di una società - quella occidentale - che ha imboccato fin dai tempi della Grecia la strada della tecnica, forza cavalcata nella storia da poteri diversi (oggi da quello economico del capitalismo globale), ma sempre più autonoma e destinata al dominio planetario. D’altro canto la tecnica domina realmente l’uomo solo se questi glielo permette; e uno dei modi per liberarsi da tale influenza è quello di svincolarsi dal pensiero tecnico, quello che - basato sull’identificazione parmenidea tra pensiero ed essere - pretende di ingabbiare la realtà nella struttura rigida del funzionamento calcolato. Ma l’Essere è più del semplice Pensare, intriso com’è della radicale possibilità di creare l’inedito: la libertà…
Raimon Panikkar, filosofo catalano scomparso nel 2010 ed Emanuele Severino, pensatore fra i più robusti e acuti, si affrontano in un faccia a faccia che abbraccia l’intera storia della riflessione, non solo occidentale, incentrato sulla questione del divenire e dell’eternità dell’essere e dell’ente. L’incontro fra i due giganti - non si teme di esagerare nel dirlo: non capita spesso di assistere a un dialogo fra due intellettuali di questo calibro, entrambi connotati da una forte originalità, irriconducibile a scuole o a correnti “accreditate” -, avvenuto il 9 marzo del 2004 a Venezia, è oggi presentato da Jaca Book con l’Introduzione di Luigi Vero Tarca, docente di filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, allora moderatore dell’evento e qui autore anche del brillante saggio conclusivo. A cura di Milena Carrara Pavan, curatrice internazionale dell’Opera Omnia di Raimon Panikkar.
R. Panikkar, E. Severino, Parliamo della stessa realtà? Per un dialogo tra Oriente e Occidente, ed. Jaca Book, 2014.
(«l'Altrapagina», dicembre 2014)
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