
Il volume mette l’acccento sulla peculiare “astoricità” della scuola polacca, quella caratteristica consistente nel relegare sullo sfondo la storia concreta della gestazione delle idee filosofiche, tutta a favore dell’elaborazione formale di quelle stesse idee. E lo fa – con chiarezza e dovizia di esempi e precisazioni – in una trattazione che tocca i temi della tradizione marxista, del popperismo, del positivismo, dello strutturalismo fino alla delineazione di una “nuova epistemologia”: quella della “scienza come idealizzazione”.
L’opera si fonda su una corposa bibliografia in italiano, inglese e tedesco e su una più che generosa rassegna delle fonti polacche, che Coniglione ha l’ulteriore merito di aver esaminato nella lingua originale.
F. Coniglione, Realtà e astrazione. La scuola polacca di epistemologia post-positivistica, ed. Bonanno, 2010, pp. 420, euro 35.
(«Pagina3», 5 settembre 2012)
